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COME È FATTO L'UNIVERSO

raccontato dai ragazzi della Scuola Primaria di Piasco



IL SISTEMA SOLARE

Transito Mercurio sul Sole
7 maggio 2003: Mercurio passa davanti al Sole
(Foto Andrea Mantero)

I PIANETI
Il Sistema Solare oggi si considera costituito da 8 pianeti.
I primi 4 si dicono pianeti rocciosi, proprio perchè in superficie sono costituiti da rocce:
Mercurio, Venere, Terra, Marte.
Gli ultimi 4 pianeti vengono chiamati pianeti gassosi o pianeti giganti, perchè molto più grandi dei primi e costituiti di gas, in buona parte idrogeno e tracce di elio, ammoniaca e metano.
I pianeti gassosi sono Giove, Saturno, Urano e Nettuno: su di essi non potremmo mai atterrare con una astronave...

SaturnoGiove
Saturno e Giove fotografati con una webcam (Foto Andrea Mantero)

LA FASCIA DEGLI ASTEROIDI
Fra i pianeti rocciosi e quelli gassosi si trova la fascia degli asteroidi: sono sassi di pietra più o meno grandi (di solito hanno dimensioni da 10 a 100 metri) e se ne contano a milioni. Fra gli asteroidi ce n'è uno molto grande, un pianeta nano, che si chiama Cerere, con un diametro di quasi 1000 Km; poi Vesta, Pallade e Igea, dai 500 ai 600 Km.

Luna crescente
La luna in fase crescente
(Foto Enrico Collo)

I SATELLITI
A partire dalla Terra i pianeti hanno dei satelliti naturali che gli girano intorno: la Terra ha la Luna; Marte ne ha due, che in realtà erano asteroidi catturati dal pianeta, Phobos e Deimos; Giove ne ha tantissimi, ben 63, ma buona parte sono asteroidi e di veri "mondi" ne ha 4, i satelliti galileiani (li ha scoperti galileo Galilei) Io, Europa, Ganimede e Callisto; Saturno ne ha 50, fra cui il più famoso è Titano, dove sono stati scoperti laghi di metano; Urano ne ha 27 e Nettuno ne ha 13.

Satelliti Galileiani
I satelliti galileiani di Giove il 21 luglio 2008 (Foto Andrea Mantero)

I PIANETI NANI
Oltre Urano ci sono i pianeti nani, fra cui Plutone (con la sua luna Caronte), Haumea, Makemake ed Eris; i primi mondi ad essere scoperti oltre Plutone furono Sedna, Quaoar, e appunto Eris, che si rivelò più grande di Plutone.
A questo punto gli scienziati si sono posti una domanda: cosa facciamo? Li chiamiamo tutti pianeti (poveri studenti che li dovranno studiare a memoria...), oppure inventiamo un nome nuovo per questi nuovi oggetti? Dapprima li si chiamò plutini, plutoidi, oppure planetesimi; infine nel 2006 si decise ufficialmente di chiamarli pianeti nani. Da quel giorno il sistema Solare non ha più 9 pianeti, bensì 8: Plutone è stato declassato!

Cometa Lulin
La cometa Lulin, il 24 febbraio 2009, al massimo della luminosità
 (Foto Andrea Mantero)

LA FASCIA DI KEIPER
Oggi si pensa che questi pianeti nani  siano tantissimi, e ruotano in quella che viene chiamata la Fascia di Kuiper, insieme ad altre palle di neve sporca: le comete! In particolare le "comete tipo Halley", che hanno tutte periodi di rivoluzione intorno al Sole fra i 20 e i 200 anni.
Esistono anche altri tipo di comete: le "comete tipo Giove", con periodi di rivoluzione inferiori ai 20 anni; e le "comete a lungo periodo", che possono ritornare vicino al Sole dopo diversi millenni (la bellissima cometa Hale-Bopp potremo rivederla soltanto fra 2300 anni!).

Cometa Holmes
La cometa Holmes, il 2 novembre 2007 (Foto Andrea Mantero)

LA NUBE DI OORT
Le comete a lungo periodo arrivano da una zona ancora più esterna del Sistema Solare: la Nube di Oort. Mentre i pianeti ruotano su uno stesso piano intorno al Sole, la nube di Oort è una sfera che circonda la nostra stella; essa è delimitata all'esterno dalla eliopausa, un sottile guscio invisibile dove termina l'influenza del Sole. Da lì la nostra stella è un piccolo puntino luminoso, più debole di altre stelle che ci stanno intorno nello spazio profondo. È un luogo dove ci sentiremmo veramente soli e microscopici di fronte alle immensità dell'Universo, un posto buio e gelato! Per questo allora è meglio riaprire gli occhi da questo sogno e ritornare sulla Terra, lasciandoci stupire ancora di più quando la prossima volta vedremo di nuovo una cometa nel cielo!

Una curiosità: l'uomo è già arrivato nell'eliopausa, con le due navicelle Voyager lanciate nel 1977 per fotografare per la prima volta da vicino Giove (1979), Saturno (1980), Urano (1986) e Nettuno (1989). Le navicelle hanno raggiunto il confine estremo del Sistema Solare, l'eliopausa, nel 2003; fra 200.000 anni forse raggiungeranno la stella più vicina al Sole!
"Ragazzi! C'è qualcuno che vuol fare questo viaggio nello spazio?"


In questa immagine: le sonde Voyager escono dal confine dell'eliopausa
(al centro: il Sole e le orbite dei pianeti; in blu: la nube di Oort; in giallo: le radiazioni cosmiche interstellari)
(Cortesia NASA / JPL-Caltech)


Scopri l'avventura delle sonde Voyager sul sito della Nasa (in inglese)


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